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Realtà Aumentata e Realtà Virtuale: le tante differenze tra le due tecnologie
notizia pubblicata in data : martedì 14 marzo 2023
Realtà Aumentata e Realtà Virtuale: due termini che da 10-15 anni sentiamo usare spessissimo, ma non sempre nel giusto contesto e non sempre con chiarezza, a volte sovrapponendone completamente le definizioni.
Qui in Pikkart viviamo con mano questa confusione, da clienti convinti che lavoriamo con la realtà virtuale perché “ah non è la stessa cosa?” a siti di immagini di stock che propongono immagini di realtà virtuale (e metaverso) quando cerchiamo immagini di realtà aumentata (questa è una lamentela costante del reparto comunicazione, che potrebbe o non potrebbe avere contribuito alla decisione di scrivere questo articolo).
Le differenze tra le due tecnologie in realtà sono moltissime, dai dispositivi utilizzati al senso di immersione che offrono. Se siete stanchi di sentire parlare di realtà aumentata e realtà virtuale senza capire bene cosa siano e a cosa servano, questo articolo fa al caso vostro!
REALTÀ AUMENTATA
La Realtà Aumentata (AR) sovrappone contenuti digitali (video, 3D, immagini, bottoni, audio, schede informative) al mondo reale usando uno schermo, che potrebbe essere quello di un dispositivo mobile come smartphone o tablet, o quello integrato nella struttura di un visore.
Ci sono diversi tipi di realtà aumentata (ne abbiamo parlato nel dettaglio qui):
Marker-based AR, gli elementi digitali appaiono dopo avere inquadrato un’immagine o un oggetto (il “marker”), e possono essere ancorati o meno ad esso.
Markerless AR, non richiede il riconoscimento di un punto di riferimento fisico specifico per la visualizzazione dei contenuti in AR. Può basarsi sulla mappatura del piano o sul GPS, o entrambe le tecnologie assieme. Ad esempio, la versione più recente di Pokémon GO utilizza il GPS per “decidere” quale Pokémon visualizzare, e la mappatura del piano per posizionarlo “realisticamente” nel mondo.
La caratteristica principale della realtà aumentata è che, indipendentemente dal meccanismo scatenante, gli elementi digitali appaiono con il mondo reale come sfondo.
REALTÀ VIRTUALE
D'altra parte, la Realtà Virtuale (VR) è un'esperienza immersiva che simula un ambiente completamente diverso dal mondo reale.
La VR richiede l'uso di un visore che copre gli occhi e le orecchie dell'utente, isolandolo dal mondo reale, e per quanto possa essere visualizzata con un dispositivo mobile, senza l’elemento di immersività perde il suo significato e diventa il semplice ambiente virtuale di un videogioco su schermo. I sensi della vista e dell’udito dell'utente devono essere quindi completamente immersi in un ambiente virtuale per mantenere la definizione.
L'interattività dell'esperienza cambia a seconda del contenuto e del tipo di controller (il dispositivo che permette di "toccare" gli elementi virtuali e di muoversi nello spazio), che può variare da un semplice mouse ad appositi guanti con sensori. Esistono addirittura pedane che permettono di camminare sul posto, simulando un vero spostamento fisico nello spazio virtuale.
La Realtà Mista, o Mixed Reality (MR), altro non è che realtà aumentata che interagisce con o modifica il mondo reale. I filtri social sono un esempio di Mixed Reality: ponendo questi filtri sul viso, l’aspetto di una persona - almeno attraverso lo schermo del telefono - cambia. Una semplice interazione consiste invece nel posizionamento di un elemento o una scena 3D su un piano di appoggio.
Il Metaverso è un tipo di realtà virtuale: la caratteristica che lo definisce è l’interconnettività che sta alla base del suo concetto, la presenza di utenti connessi da diverse parti del mondo e la possibilità - ancora non esplorata nelle prime istanze di “metaverso” disponibili al momento - di passare da mondo virtuale a mondo virtuale come adesso passiamo da sito web a sito web.
Nonostante spesso confusi tra loro nell'immaginario comune, molti visori AR e VR hanno delle differenze sia tecniche che di aspetto.
I visori AR sono generalmente più leggeri e compatti dei visori VR, perché non devono coprire completamente gli occhi dell'utente; usano una tecnologia di proiezione o di riflessione per sovrapporre le immagini virtuali alla vista reale, mentre i visori VR usano uno schermo LCD o OLED per mostrare le immagini digitali direttamente agli occhi dell'utente, isolandolo completamente dal mondo esterno.
Esistono delle vie di mezzo tra questi due tipi di dispositivi, sia in termini di aspetto che di utilizzo: dei visori chiusi e con schermi all’interno che però mostrano la realtà attraverso una o più camere posizionate sul fronte. Questo tipo di soluzione si può ottenere anche con “visori” molto semplici, che sono in realtà scocche con uno slot per l’inserimento dello smartphone di fronte agli occhi. Come è facile immaginare, questi “visori” che usano lo smartphone come vero hardware per l’esperienza digitale spesso vengono usati sia per la realtà aumentata che per la realtà virtuale.
In conclusione, nonostante siano simili, la realtà aumentata e la realtà virtuale hanno differenze significative che le distinguono.
Come abbiamo visto, non si tratta di una sfumatura o di una questione di terminologia: si tratta di due esperienze radicalmente diverse che richiedono mezzi diversi e vengono usate per scopi diversi.
In Pikkart siamo parziali verso la realtà aumentata, ma proviamo grande rispetto per la realtà virtuale: vorremmo solo che la realtà aumentata venisse riconosciuta per la tecnologia a sé stante che è!
Quindi, grazie per aver letto questo articolo, che vi permetterà di spiegare ai vostri amici e conoscenti ancora confusi che AR e VR non sono la stessa cosa.
E nel caso aveste ancora domande, non esitate a contattarci!